Legge di bilancio 2023, ecco il testo della bozza: 21 miliardi contro il caro energia, ma le "coperture" sono il dossier più delicato
Inviata a Bruxelles per la valutazione della Commissione Europea, la prima legge di bilancio firmata dal governo di Giorgia Meloni. Una legge criticata non solo dalle opposizioni (divise tra chi ha invocato la piazza, i M5S; chi ha indetto una manifestazione di piazza, il Pd il 17 dicembre; chi ha presentato già una contromanovra, Azione e Italia Viva - qui le proposte), ma anche da esponenti del mondo dell’impresa e economisti.
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Complessivamente si stimano interventi per 35 miliardi di euro, che secondo le indicazioni del Governo dovrebbero essere coperti per 21 miliardi da nuovo deficit; poi dall’incremento della tassa sugli extra-profitti (che sale dal 25 al 35%); poi si aumenta l’accisa sulle sigarette (che vale ‘poco’, circa 140 milioni) e si prevede di incassare 1 miliardo di euro da rivalutazione di beni e partecipazione nelle aziende di Stato.
Ci sarebbero 4 miliardi accantonati da un precedente “decreto aiuti” e 1,6 miliardi arriverebbero da tagli alle spese dei ministeri e pensioni. Ci si attende un miliardo di coperture anche dalla revisione del Reddito di cittadinanza. Sulle coperture delle spese, comunque, si gioca la partita più delicata con la Commissione europea.
A difenderla lo stesso presidente del consiglio e il suo ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, che ai giornalisti ha più volte ribadito e sottolineato le parole “realismo” e “prudenza”.
Ovviamente, come sempre, il parlamento avrà possibilità di modificarla e certamente lo farà in modo sostanziale in alcuni articoli. In estrema sintesi, nel provvedimento varato dal Consiglio dei ministri impiega i due terzi delle risorse sugli interventi a sostegno di famiglie e imprese per contrastare il caro energia e l'aumento dell'inflazione.
Si dedica il restante terzo a incremento della soglie della Flat tax degli autonomi (si passa da 60 a 85mila euro), diventa più marcata la riduzione del cuneo fiscale voluta dal Governo Draghi sui redditi fino a 20mila euro, dimezzate le aliquote sui premi di produttività, incrementato l'assegno unico e universale per le famiglie numerose, confermati gli aiuti ai Comuni che avranno in dotazione un mezzo miliardo aggiuntivo da spendere per sostenere le famiglie in difficoltà. Vengono azzerati i contributi per le assunzioni e le stabilizzazioni di under 36, donne e percettori di reddito di cittadinanza.
>>> IL TESTO DELLA BOZZA <<<
»»» Il COMUNICATO stampa ufficiale
DI SEGUITO UNA SINTESI DELLE PRINCIPALI MISURE
(Attenzione: molte potrebbero variare nelle prossime settimane)
MISURE CONTRO IL CARO ENERGIA. Le risorse destinate a contrastare il caro energia per i primi tre mesi del 2023 ammontano a 21 miliardi di euro, consentiranno di aumentare gli aiuti a famiglie e imprese allargando la platea dei beneficiari. Viene confermata l'eliminazione degli oneri impropri delle bollette, viene rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d'imposta per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale che per bar, ristoranti ed esercizi commerciali salira' dal 30% al 35%, mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%.
PACCHETTO FAMIGLIA. Per le famiglie piu' fragili viene confermato il meccanismo che consente di ricevere il bonus sociale bollette, con un innalzamento della soglia Isee da 12.000 euro a 15.000 euro. C'e' poi la riduzione dell'Iva dal 10 al 5% per i prodotti per l'infanzia e per l'igiene intima femminile. Viene inoltre istituito un fondo di 500 milioni di euro destinato alla realizzazione di una "Carta Risparmio Spesa" per redditi bassi fino a 15mila gestita dai Comuni e volta all'acquisto di beni di prima necessita'. Si tratta di una sorta di "buoni spesa" da utilizzare presso punti vendita che aderiscono all'iniziativa con un'ulteriore proposta di sconto su un paniere di prodotti alimentari. Per il 2023 l'assegno unico familiare sara' maggiorato del 50% per il primo anno, e di un ulteriore 50% per le famiglie composte da 3 o piu' figli. Confermato anche l'assegno per i disabili. Per i lavoratori dipendenti si prevede l'aliquota al 5% per premi di produttivita' fino a 3.000 euro. La manovra include agevolazioni alle assunzioni a tempo indeterminato con una soglia di contributi fino a 6 mila euro per chi ha gia' un contratto a tempo determinato e in particolare pe le donne under 36 e per i percettori del reddito di cittadinanza. E la proroga per il 2023 delle agevolazioni per acquisto prima casa per i giovani under 36.
REDDITO DI CITTADINANZA. Dal 1 gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d'eta') e' riconosciuto il reddito nel limite massimo di 7/8 mensilita' invece delle attuali 18 rinnovabili. Viene inoltre stabilito un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, decade il beneficio del reddito, cosi' come nel caso in cui si rifiuti la prima offerta di lavoro congrua.
CUNEO FISCALE. Il decreto discale dispone il taglio del cuneo fiscale fino 3% per i lavoratori dipendenti con redditi bassi, una misura che vale 4.185 miliardi. C'e' poi l'esonero contributivo del 2% per redditi fino a 35.000 euro e del 3% per redditi fino a 20.000 euro. La riduzione del cuneo e' tutta a beneficio dei lavoratori.
PENSIONI, QUOTA 103 E OPZIONE DONNA. La manovra avvia un nuovo schema di anticipo pensionistico per il 2023 che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di eta' anagrafica (quota 103). Per chi decide di restare a lavoro decontribuzione del 10%. Viene prorogata per il 2023 opzione donna con modifiche: ci sara' la possibilita' di andare in pensione a 58 con due figli o piu', 59 con un figlio, 60 altri casi. Confermata anche l'Ape sociale per i lavori usuranti.
TAGLIO SCONTO ACCISE CARBURANTI E FONDO TPL. Novita' in arrivo anche sui carburanti. Dal 1 dicembre 2022 lo sconto sulla benzina e il gasolio passa da 0.25 per litro a 0.15, mentre per il gpl da 0.085 per kg a 0.051. Il taglio degli sconti non avra' pero' effetto sugli autotrasportatori che possono contare su altri regimi agevolati. Aumenta invece la dotazione del fondo per la mitigazione del caro benzina nel trasporto pubblico locale: vengono stanziati 200 milioni per il 2022, 150 per il 2023 e 100 per il 2024.
PONTE SULLO STRETTO. Per riavviare il progetto di realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, la manovra prevede la riattivazione della societa' Stretto di Messina spa, in liquidazione dal 2013, visto il rinnovato interesse dell'esecutivo per l'infrastruttura. L'azienda al momento della messa in liquidazione era una societa' partecipata da Rfi, Anas, Regione Calabria e Regione Sicilia.
AIUTI A ZONE ALLUVIONATE MARCHE. Tra manovra e decreto vengono messi a disposizione 400 milioni a favore dei territori delle Marche colpiti dall'alluvione del 15 e 16 settembre 2022. I fondi andranno alla realizzazione, attraverso ordinanze di protezione civile e nei limiti delle risorse disponibili, di interventi per soccorso e assistenza alla popolazione interessata, al ripristino della funzionalita' dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, alle attivita' di gestione dei rifiuti, delle macerie, del materiale vegetale o alluvionale. Previste anche misure di sostegno al tessuto economico e sociale.
SOSTEGNI ALLE IMPRESE. E' prevista la sospensione anche per il 2023 dell'entrata in vigore di plastic e sugar tax, le imposte sui prodotti in plastica monouso e sulle bevande zuccherate. Viene rifinanziato il fondo per 1 miliardo per il 2023 che garantisce tutte le operazioni finanziarie direttamente finalizzate all'attivita' d'impresa concesse da un soggetto finanziatore.
PACE FISCALE. Il decreto include la cancellazione delle cartelle fino al 2015 che hanno un importo inferiore a 1.000 euro. E poi la rateizzazione dei pagamenti fiscali non effettuati nel 2022 senza aggravio di sanzioni e interessi per chi a causa dell'emergenza Covid, caro bollette e difficolta' economiche non ha versato le tasse. E' prevista una mini sanzione del 5% sui debiti del biennio 2019-2020. Rateizzazione fino a 5 anni.
TETTO AL CONTANTE. Viene alzato nuovamente il tetto all'utilizzo del contante: dal 1 gennaio 2023 la soglia salira' da 1.000 a 5.000 euro.